Lost in the supermarket



Fallita la prima
avventura lavorativa, decido di tentare altre vie, senza abbandonare certa romanzesca suggestione.
Faccio un provino da cameriere in un sedicente ristorante italico, situato nel quartiere scioglilingua
di Woolloomooloo: "Si chiama Sienna marina: come la città toscana" mi dice al telefono il proprietario (libanese) del ristorante (italiano). Bah!
Vado al training con gucciniano maglione blu e scarpe da tennis bianche – il completo più elegante che ho portato con me in Austrambia -, contravvenendo alle prescrizioni da schiattamuorto del titolare: "Vieni di nero vestito"; e il cuoco – presumibilmente libanese anch'egli -, infastidito dal mio abbigliamento poco professionale, mi manifesta immediatamente il suo caloroso affetto mediterraneo con un cordiale benvenuto: "Ecco qua! Un altro fottuto italiano!"
Date tali incoraggianti premesse e data la mia completa inesperienza in ambito di servizio ai tavoli, dopo una serie di gag da cinematografo chapliniano, non supero la selezione e vengo rimandato a casa in compagnia di una imitazione di pizza napoletana, offerta dalla ditta per il disturbo.

Terzo tentativo.
Un lavoretto part time e in nero che si posiziona all'ultimo gradino della scala di difficoltà delle occupazioni da backpacker. Il mio compito consiste nel distribuire
cartine gratuite di Sydney ai negozi, ai ristoranti e agli alberghi del centro città e delle località turistiche periferiche.
Le cartine sono gratuite in entrambe le accezioni del termine: non costano niente – essendo assediate da legioni di messaggi pubblicitari
– e non servono a niente – essendo di ardua lettura topo ma anche tipo… grafica. Mio fido ronzinante, in questa nuova entusiasmante impresa, è un carrello portapacchi carico di quattro scatole di mappe.
Quando entriamo al galoppo nelle fortezze in cui le mie pieghevoli
armate di carta colorata dovrebbero facilmente dilagare (i grossi centri commerciali: solo nella City se ne contano una decina), la nostra spavalderia si smarrisce nel labirinto dei negozi, e lo stordimento da ipermercato ci porta ad entrare due o tre volte, in un'ora, nello stesso esercizio: in tali frangenti ci ritroviamo – cavaliere e cavallo – disorientati, davanti a commesse che, se dapprima appaiono più disorientate di noi, dappoi ci rivestono di sguardi pietosi e ironici insieme.
Il mio superiore – in grado di carrello, ma non di cervello – si diverte a fare acrobazie con il suo destriero e annota gli appuntamenti a penna sul palmo della mano destra, essendo mancino. Si chiama Ricky, ha trentadue anni ed è neozelandese. Usa il telefono soltanto per digitare messaggi: ogni suo testo è sempre rincorso da un gruppetto di tre o quattro inseguitori che mi coinvolgono immancabilmente in una catena estenuante di botta e risposta, complicata dalla mia scarsa attitudine per i cellulari e per l'ermeneutica del linguaggio iniziatico degli sms, soprattutto se composti in inglese da un neozelandese.
Ovviamente, ho dovuto accettare questo lavoro via short message service e, di conseguenza, sto tuttora aspettando il primo pagamento: spero non avvenga anch'esso attraverso il medesimo sistema di comunicazione.

Non ho comunque abbandonato l'idea di rigiocare la carta del camerierato; anche se, con il passare dei giorni, le descrizioni di nuovi e affascinanti mestieri, raccolte all'ostello dai racconti distratti di navigati backpackers, affondano sempre più nel mio poroso immaginario austrambiano e si trasformano in surreali esperienze cui perversamente aspiro:
raccogliere il miele dai favi negli allevamenti di api, tosare pecore nelle fattorie dell'outback, fare lo sciuscià nei Grandi Magazzini della regina Vittoria, raccogliere banane o tabacco nelle piantagioni del Queensland…

                                                        

Giù le mani dai videogiochi

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19 Responses to Lost in the supermarket

  1. ZiEr says:

    Quindi ancora siamo gemellati?
    Se è così mi fa piacere..
    una volta …tanti e tanti anni fa..
    si giocava Paganese Cosenza…
    e i molossi di nocera si allearono con i lupi cosentini…
    contro l’orda paganese…
    Altri tempi…
    purtroppo
    ZiEr

  2. Piromani al rogo says:

    Giacomì, una legge del 92 dice che non puoi cambiare la destinazione d’uso di un terreno dopo un incendio, ma i comuni non hanno fatto il catasto dei terreni su cui c’è stato un incendio, per cui gli sciacalli mandano gli scagnozzi ad appiccare il fuoco, cacciano la pila con qualche funzionario dell’ufficio tecnico e sbloccano le concessioni edilizie. Il risultato è che da tre settimane il Sud Italia è in fiamme. La settimana scorsa è toccato al Pollino: 2000 ettari di parco nazionale in fuoco. Oggi tocca alla mia amata Sila.
    Giacomì, dammi pure dello stalinista, ma questa gente la farei arrostire a fuoco lento nei miei gulag a lorica.

    Segue becera cronaca da Repubblica.it di poco fa.

    Calabria, fiamme sulla Sila
    un morto e tre dispersi

    ROMA – Un giovane è morto e altre persone, tre secondo le prime informazioni raccolte da vigili del fuoco, risultano disperse in seguito ad un incendio scoppiato a Lappano sulla Sila, in provincia di Cosenza. a reso noto il Dipartimento della Protezione Civile. Sull’incendio non era stato richiesto l’intervento dei mezzi aerei. Dalle prime informazioni sembra che il ragazzo non facesse parte del personale di soccorso. Sulle fiamme stanno lavorando i vigili del fuoco e i volontari della protezione civile.
    Secondo le prime informazioni, i tre dispersi sarebbero cittadini che, assieme al giovane il cui corpo carbonizzato è stato rinvenuto dai soccorritori, stavano tentando di spegnere le fiamme prima dell’arrivo dei soccorsi.

    (6 agosto 2007)

  3. mastiff's supporters nocera says:

    …siamo stati al vestuti…ci volevano menar…ci siam fatti rispettar…alè forza nocera alè…

  4. ZiEr says:

    Caspita che Girone…
    voi che siete giovani tifosi..
    sapete se ancora siamo gemellati con La Nocerina…?
    speriamo di si…
    Un MegAbraxo da ZiEr

  5. austrambio says:

    girone pazzia!
    Io tifo Gelbison Cilentovallo! Bah!

  6. GIRONE I says:

    ACICATENA
    ADRANO
    CAMPOBELLO
    CITTA’ DI VITTORIA
    LIBERTAS ACATE
    PATERNO’
    SIRACUSA
    CASTROVILLARI
    COSENZA
    ROSARNO
    ANGRI
    BACOLI SIBILLA
    CASERTA
    GELBISON CILENTOVALLO
    IPPOGRIFO SARNO
    NOCERINA
    S. ANTONIO ABATE
    TURRIS

  7. errì says:

    giovà, ti ho trovato il bizness.

    buttati sul grano tenero aaustraliano, dice che è il futuro.

  8. enrica says:

    Ma caro zio Forse non hai voluto fare apostolato con il resto dl nipotame 😀 …

  9. ZiEr says:

    Il nipotame in Rivolta!!!
    TU QUOQUE, FAUNETTO, COMPARE MI?
    Mi vedo costretto a dare qualche indicazione (per non scrivere lezione) sui vari stili musicali…
    Faunetto…. leggi bene… a parte Austrambio che già a sei mesi ascoltava i Clash.. con il resto del nipotame non ho avuto modo di fare dell’apostolato musicale… ed i risultati purtroppo si vedono…
    i Tinariwen…a parte il fatto che non erano nella loro formazione completa..
    difattoi, mancava almeno la voce femminile…
    di africano hanno solo la loro lingua e i gli abiti…
    le melodie…lontanamente africaneggianti…sono però inserite su accordi
    blueseggianti…
    difatti la chitarra acustica elettrificata
    è modellata, nel suono e negli, sullo stile di J.J. Cale, T Bone Burnette o Knopfler (Dire Strait)…
    ed inoltre alcuni brani, ieri sera…
    sempre che il faunetto…(in altre faccende affacendato)
    avrà avuto modo di ascoltare…
    erano delle vere è proprie melodie morriconiane…però in stile spaghetti western…
    Youtube… chi era costui?
    Evidentemente, chi ha scritto dei Tinariwen…..
    ha le stesse competenze musicali di Faunetto…al quale oggi farò una tiratina di orecchi….
    Austrambio…stai in guardia da Faunetto…
    Con la nipota… invece faremo i conti dopo…
    Un MegAbraxo da ZiEr

  10. Enrica says:

    Fox non mi prendere per i fondelli:D …

  11. Federica says:

    Giovà, hai tutta la mia stima!! Continua così.
    Ti abbraccio

  12. rememberer says:

    ricordiamoci del 20 luglio di sei anni fa!!!

  13. faunetto says:

    a parte ke fa un caldo BESTIALE e a parte ke mi sa di non aver passato l’esame fatto oggi(e non sono uscito per studiare!!)va tutto ok!…stasera andrò alle invasioni… suona un gruppo arabo (ke un certo zio mi aveva detto suonasse blues ma ke youtube ha subito smentito)che fa quelle litanie tipiche mediorientali…(spero siano ascoltabili).
    Ora sono in vacanza ma dovrò continuare a studiare…kki fricatura!!
    ci sentiamo domani;una stretta

    p.s.ZiEr non mandare msg con altro nome per farti i complimenti da solo!!!

  14. ZiEr says:

    Il Zio…
    interviene a redimere una questione tra il nipotame..
    ritengo che lo stile del sig. Austrambio non sia retorico…
    anzi si stia affinando…
    meno fronzoli e più essenzialità…
    da barocco sta diventando medievale…
    un vero è proprio uomo medievale…
    il che non rappresenta una nota negativa..
    tutt’altro…
    Enrica è un po’ stanca…
    perché il caldo e lo studio, in genere…
    riducono lo studente…in cenere….
    ovviamente il Zio scherza…
    un MegAbraxo al nipotame…
    alla proxima….
    ZiEr

  15. austrambio says:

    Yes,
    hai ragione. Sto perdendo la lucidità dei primi giorni. La colpa è del lavoro quotidiano che non fa bene allo stile di scrittura di un fannullone: ma, purtoppo, in questo momento ho bisogno di soldi, non di stile…
    Ad ogni modo, obiezione accolta: vedrò di fare meglio nei prossimi post. In caso contrario, non lesinare altre critiche. Ok?
    Ti stringo

  16. Enrica says:

    Giò ma sono le mie facoltà intelletive che mi stanno abbandonando prima del tempo, o è il tuo stile di scrittura che sta diventando ‘na picca retorico:D?
    Scherzo, vorrei beccarti su Skype nel fine settimana.
    1 Bacio grande grande
    Ika

  17. Ox says:

    Io sceglierei le pecore, che almeno non parlano inglese e non ti traviano nell’apprendimento dell’anglofonia cosmica. E poi potresti ben cospirare con loro, organizzare un ammutinamento da fattoria e dare vita a una comune austrambiana pronta ad accoglierci.
    Inutile dire che il titolo di questo post merita tutta la mia stima (e secondo me pure quella di ZiEr) !!

    p.s. uè, ma sto ZiEr è proprio forte!

  18. ZiEr says:

    Hello Gionni….
    beh…
    tosare le pecore…non è difficile…
    ricordo che nel paese natio…
    ho assistito diverse volte a tale operazione..
    comunque da quelle parti le pecore si carusavano…
    voce del verbo carusare….
    inoltre…
    l’ho visto anche fare alle sorelle mcleod…
    sembra che loro si divertano…
    da queste parti invece…
    le invasioni languono..
    gestite in modo balordo….
    e concentrate solo nella parte vecchia della città…
    speriamo che almeno i tinariwen siano in vena…
    è un gruppo emergente…
    alla proxima
    un abraxo e forza LUPI….
    ZiEr

  19. +39.320.0822XXXX says:

    VAI GIOVA’!
    6 TR FIC! NN T ABBATTR K PRM O POI LO TRV 1 CZZ DI LAVR DECNT, XKE’ KI BARCOLLA, NN MOLLA!
    A PRST.

    @E@
    😉

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